Il 2015 è l’anno delle rubriche. E questa è una rubrica a
cui tengo in modo particolare. Si parla di pubblicità, in prevalenza libraria.
L’intento non è quello di parlare dei vari metodi
pubblicitari che possono essere utilizzati oggi, ma di analizzarne
effettivamente la riuscita.
Partiamo con uno dei metodi di sponsorizzazione più vecchi:
la campagna promozionale.
In particolare ne sto analizzando una avviata il 12 gennaio
per la collana ePlesio (collana digitale di Plesio Editore) e terminata ieri
(18 gennaio).
(quello che ci si aspetta da una campagna pubblicitaria) |
Per realizzarla ho:
- dovuto decidere quanto poter scontare affinché
l’operazione rimanesse comunque conveniente in rapporto ai costi.
- Pianificato la promozione (in questo caso 7 giorni per
ciascun titolo).
- Avviato la promozione.
Avere un distributore ebook che mi permette di realizzare i
passaggi di cui sopra con pochi click mi ha reso le operazioni molto rapide. Ho
fatto tutto in circa 10 minuti. Chi deve operare manualmente per ciascun titolo
su tutti gli store, ovviamente, impiegherà di più in proporzione al numero di
libri di cui deve occuparsi.
In termini direttamente economici questa prima fase non mi è
costata nulla.
Ed ecco che sono passata alla seconda fase. Rendere nota la promozione.
Molti store danno la possibilità di elencare i titoli in
ordine di costo, va da sé che con questo tipo di elenco ogni prodotto potrà
acquistare qualche posizione e potrà essere visualizzato prima rispetto ad
altri (e rispetto a lui stesso prima che venisse attivata la promozione).
È plausibile che tutto ciò non basti. Ho provato a lanciare
questo genere di campagne senza diffondere la notizia della promozione, ma
senza risultati apprezzabili. Come è logico, visto l’interesse diretto della
mia casa editrice, ho deciso di limitare questo tipo di esperimento e di
dedicarmi anche a dare la notizia.
Ho perciò ricordato la cosa cercando su tutte le pagine
social direttamente legate a Plesio. Questa operazione è stata svolta tre
volte:
- A inizio campagna: il 12/01/2015
- A metà campagna: il 15/01/2015
- A chiusura della campagna: il 18/01/2015
Infine oggi posso raccogliere i dati di questi sforzi, anche
se parziali.
Per quanto riguarda Amazon, di certo il rivenditore più
lento a rendere noto il rendiconto delle vendite, ho stimato di aver venduto
quasi il 15% in più dei titoli che vendo di solito, ma il dato è passibile di
errore, perché non tutti gli acquisti vengono immediatamente segnalati con una
scalata della classifica.
Meno edificanti i dati per tutti gli altri store (sto
parlando di circa 35 store complessivi), che tranne qualche rara eccezione di
scarsa rilevanza (si parla di una o due copie acquistate) non mostrano
comportamenti del mercato differenti dal solito.
Conclusione:
La campagna pubblicitaria ha raggiunto lo scopo di far
girare di più i nostri titoli, nella speranza che siano in arrivo recensioni,
feedback e altri acquisti. Il numero di titoli scaricati è aumentato in maniera
notevole rispetto alla media delle scorse settimane. A livello economico tutta
l’operazione ha incrementato gli introiti derivanti dal settore ebook, anche se
in modo non rilevante. I costi in termini di denaro sono stati inesistenti, e
in termini di tempo si quantificano in meno di un’ora lavorativa.
In conclusione, analizzando il rapporto costi/benefici, ritengo
proficuo per l’editore quanto per l’autore self organizzare campagne di sconto
periodiche su tutto il catalogo o anche solo su parte di questo.
Benissimo, amo molto i post tecnici in questo senso e quindi ti seguirò senza dubbio in questa nuova avventura... Ottima analisi, fammi sapere se ci sarà un ulteriore incremento con feedback e recensioni.
RispondiEliminaMoz-
Ma certo, aggiornerò sicuramente ;)
EliminaChe bella quest'analisi al "dietro le quinte" (mi rende ancora più ovvio che non potrei mai farcela da sola con il self...)
RispondiEliminaNeanch'io. L'atteggiamento da tenere tra il promuovere altri autori (anche se della tua scuderia) e il promuovere te stesso è diverso e sono certa che nel secondo caso non riuscirei. In verità non sono brava neanche nel primo caso, questa rubrica nasce anche per 'costringermi' a un po' più di costanza in questo senso.
EliminaMa la campagna promozionale l'hai creata all'interno di ogni libreria online? Non ho capito questo.
RispondiEliminaComunque hai fatto senz'altro bene. Con gli sconti attiri lettori, non c'è niente da fare.
Ho la fortuna di poterne creare una unica che si attiva su tutti gli store tramite il mio distributore. I self (o comunque chiunque non passi da distributore) probabilmente per fare la stessa cosa dovranno operare sito per sito.
RispondiEliminaIl mio e book il giorno in cui è stato in super offerta su amazon, e ottimamente pubblicizzato ha venduto circa la metà del totale venduto da quando è uscito, cioè 6 mesi. La promozione fa la differenza sia come prezzo inferiore che come campagna pubblicitaria e tam tam.
RispondiEliminaNe sono convinta.
RispondiEliminaTra l'altro (non so se sia il tuo caso) quando l'offerta parte da Amazon e non dal rivenditore è meglio ottimizzata e il fatto che gli ebook vengano mostrati in prima pagina ovviamente aiuta tantissimo.
Sì, è il mio caso, il mio editore ha proposto il mio libro ad Amazon per l'offerta lancio del giorno ed è stato pazzesco.
EliminaS.
Eh, magari essere scelti per l'offerta diretta di Amazon! Noi facciamo richiesta tutti i mesi (ma possono essere presi in considerazione solo alcuni tipi di libri), ma ancora non ci hanno mai selezionato. Vero è anche che possiamo far partecipare solo 3 titoli :(
EliminaMi interessano molto le tue considerazioni tecniche, basate sulla tua professione. Sarebbe bello che più operatori nell'ambito dell'editoria mettessero le loro conoscenze a disposizione del pubblico, anche se capisco che può essere vista come una perdita di tempo. E' un vero peccato.
RispondiEliminaCiao Grazie, e grazie per essere passata. Le mie considerazione, per sfortuna, non sono ancora molto autoritarie, anche perché in pratica descrivo le varie strade provando a mia volta.
RispondiEliminaComunque non penso si tratti di una perdita di tempo, anche perché (soprattutto grazie a una piattaforma come un blog) l'intento è quello di creare un dialogo e avere nuovi spunti. O almeno lo spero!